Lungo i vari percorsi della marcia vi ritroverete a tu per tu con la storia dei nostri territori. Scopriteli insieme a noi!

Ringraziamo il Prof. Luigi Bedin, Michela Menti e Maria Elena Dalla Gassa che hanno dedicato il loro tempo a curare per noi degli estratti storici sulle varie tappe del percorso

La Mason

La Mason, identificata come “Domus mansionis de themplo” è una “mansio romana” che si affaccia lungo l’antica via consolare Postumia, all’interno dell’Itinerarium Burdigalense. Fu pertinenza templare già dal 1189. Qui i Templari o Cavalieri del Tempio davano assistenza e ristoro ai pellegrini diretti in Terra Santa fino alla soppressione dell’Ordine cavalleresco nel 1307.

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Obelisco di Sorio

L’Obelisco è eretto nel 1868, in ricordo dei caduti nella Battaglia di Sorio che ebbe luogo l’8 Aprile 1848. Alcuni reparti della Repubblica di San Marco, ai quali si unirono molti studenti universitari patavini, armati soltanto d’amor patrio, tentarono invano di ostacolare l’avanzata delle truppe austriache, lasciando sul campo una cinquantina giovanissime vite.

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Agugliana

Antica frazione di Montebello, storicamente boschiva ed incolta. Tra le varie congetture sull’origine del nome, forse deriva da Lacus Dianae, un laghetto formatosi in quell’avvallamento quasi circolare conosciuto come Campagnola e che, prosciugatosi, oggi è un terreno fertilissimo. O forse da Aguglia o Aquila, denominazione che in seguito si trasformò in Aquilaria e quindi Agugliana. Comunque sia, da quassù si ammira uno dei più suggestivi e sconosciuti belvedere della provincia.

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Selva di Montebello

“Comites Montisbelli et Silvarum” così la famiglia Maltraversi è nominata in un documento del 1080. Ed invero, lo dice il nome stesso, il paesino di Selva fu così chiamato per le fitte boscaglie che in passato ricoprivano le sue colline. Oggi queste boscaglie non esistono praticamente più e dominano sui pendii viti ed olivi che rendono ancor più spettacolare la Conca d’Oro, l’anfiteatro naturale al cui centro sorge il paese.

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Selva di Montebello

Castello di Montebello

Una delle più antiche fortificazioni della zona, il castello deve il suo nome ai Maltraversi, nobile e potente famiglia che si stabilì a Montebello intorno al 1000. Dalla sommità del colle domina il paese e tutta la vasta area di pianura sottostante. Trasformato nei secoli successivi, oggi il castello mostra elementi originari e restauri successivi che l’hanno trasformato in residenza signorile.

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Gambellara

Contesa nei secoli da Vicentini et Veronesi rimase divisa in due comuni fino al 1859 . Oggi è l’ultimo comune della provincia di Vicenza. Famosa per la pregiata Garganica, uva bianca da cui si produce il vino Gambellara Doc e il Recioto Docg. Impressionanti i resti dei basalti colonnari ai piedi del colle San Marco che si trovano, sovrapposti l’uno all’altro con un ordine si ammirabile e testimoniano l’origine vulcanica di tutto il territorio circostante.

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Zermeghedo

E’ il più piccolo comune per estensione della regione Veneto. Nel corso dei secoli fu più volte soppresso come comune o fu alle dipendenze del Vicariato di Montebello. Riacquistò l’autonomia nel 1947. Antico dislocamento militare longobardo da cui l’origine del nome. La piazza principale è dedicata alla nobile famiglia Regaù originaria del paese.

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Montebello Vicentino

Montebello si trova adagiato ai piedi del Monte Castello, un colle di modesta altezza (m 154), all’estremità sud-orientale della dorsale dei monti Lessini, ai margini della pianura attraversata dai fiumi Agno-Guà e Chiampo. L’origine del paese va collocata tra l’Età del Bronzo e del Ferro.

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Veneti Antichi

L’antico popolo di Montebello scelse la sommità dei Montis Aureos per fondare un fiorente villaggio d’altura con casette seminterrate e laboratori. Qui, a tramontana, su questo piccolo altopiano detto La Gualiva, deposero le ceneri e le spoglie dei propri cari. Gli scavi archeologici degli anni ’70 riportarono alla luce parte dell’ abitato e della necropoli dei veneti antichi (IV – II secolo a.C.).

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