La Mason
La Mason, identificata come “Domus mansionis de themplo” è una “mansio romana” che si affaccia lungo l’antica via consolare Postumia, all’interno dell’Itinerarium Burdigalense. Fu pertinenza templare già dal 1189. Qui i Templari o Cavalieri del Tempio davano assistenza e ristoro ai pellegrini diretti in Terra Santa fino alla soppressione dell’Ordine cavalleresco nel 1307.
Il nome di detta località deriva da quello della “Mansio de Templo de Montebello”. Con tale termine si designavano le strutture ricettive-assistenziali dei Templari dette “mansione” o “casa del Tempio”. Tale ordine religioso-militare, fondato nel 1119 a Gerusalemme da Ugo de Payns, era indicato anche come “Militia Templi” o “Cavalieri del Tempio”.
Poste lungo le strade commerciali le Mansio svolgevano funzioni di protezione, cura e alloggio per i pellegrini che si portavano in Terra Santa per combattere contro i Saraceni o per onorare i luoghi che avevano visto operare Gesù. Anche la Mason era ed è posta nelle vicinanze dell’antica via consolare Postumia e della via Gallica. La Mansio de Templo de Montebello è documentata fin dal 1189.
È in territorio vicentino, posta inter Gambellariam et Montebellum, è definita villa hospitalis de Templo. Un decano, precettore, che è Alberto da Sarego, governa il piccolo borgo che era costituito da nove unità familiari, mentre nell’ospedale troviamo due frati, Gaimerio e Guidoto. Con la soppressione dei Templari per ordine di papa Clemente V, il 22 marzo 1312, i beni della Mansio passarono definitivamente nel 1319 ai cavalieri di S. Giovanni, detti Giovanniti o Gerosolimitani, altro ordine ospitaliero e militare.
Già nel 1310 i beni della chiesa della Mason erano stati affidati al notaio vicentino Cristiano Stopazerio, mentre i beni fondiari erano stati inventariati e requisiti dalla commissione inviata dall’arcivescovo di Ravenna e dall’arcivescovo di Pisa e messi a disposizione del vescovo di Vicenza Altegrado de’ Cattanei. Ben presto l’attività ospedaliera passò a Montebello, nell’Ospizio di San Giovanni che si trovava nella piazza del paese, e che è documentato in attività nel 1393. Persa la sua principale funzione, quella ospedaliera, il complesso sarà dato in gestione a commendatori che saranno sostituiti, agli inizi del Cinquecento, da conduttori che terranno in affitto i beni della Commenda.
Tra questi ricordiamo soprattutto la nobile famiglia Sorio. Dalla visita pastorale del vescovo Michele Priuli la chiesa risulta assai cadente. Era dedicata a San Giovanni Battista e vi era un altro altare, in mezzo alla chiesa, che fu dedicato a S. Lucia e a S. Rocco. Il complesso fu restaurato alla fine del Seicento, inizio Settecento, conservando l’aspetto di fortezza.
Il legame tra l’Ospizio di S. Giovanni Battista di Montebello e il complesso della Mason rimase vivo, perché nella Settimana Santa qui si allestiva il Santo Sepolcro e la mattina del Venerdì Santo vi giungevano in processione i Battuti della confraternita di S. Giovanni che gestiva l’Ospizio di Montebello. Attualmente tutto il complesso è stato strutturato in unità abitative.